Comunicato stampa n. 3/2012


Pubblichiamo il comunicato stampa della nostra sede relativo al progetto di messa in sicurezza del fiume Aterno e dei suoi affluenti, per quanto riguarda il tratto che attraversa la nostra città. Il comunicato contiene osservazioni riguardo lo stato del fiume Aterno e propone interventi di messa in sicurezza sostenibili sia dal punto di vista economico sia ambientale. La nostra sede ritiene infatti eccessivo il progetto di grandi casse di espansione artificiali; eccessivo per impegno economico e impatto paesaggistico/ambientale oltre che sproporzionato rispetto alle dimensioni e alla portata del fiume Aterno. Si è invece favorevoli a interventi di miglioramento e manutenzione e si sostengono progetti meno ‘impattanti’, considerato che al giorno d’oggi, in tema di risanamento idrogeologico, si è orientati verso la ‘decementificazione’ dei corsi d’acqua e non il contrario.

L’Aquila, 11 dicembre 2012

COMUNICATO STAMPA

 

OGGETTO: messa in sicurezza del fiume Aterno e relativi affluenti.

A seguito di quanto si apprende dagli organi di stampa locale la nostra sede, esprimendo l’opinione di una parte di cittadinanza, intende chiarire la propria posizione relativamente al progetto di messa in sicurezza del fiume Aterno.

Si premette che:

– la città, a seguito dell’espansione urbanistica degli ultimi decenni, è andata invadendo e soffocando gli spazi ‘vitali’ del fiume Aterno e dei suoi affluenti;

– il fiume Aterno e i suoi affluenti presentano un regime che per la maggior parte dell’anno è caratterizzato da una portata relativamente contenuta e fortemente influenzata dalle variazioni stagionali;

– le cosiddette ‘alluvioni’, per quanto riguarda l’Aterno, sono temporanei aumenti di portata che avvengono con cadenza estremamente sporadica e rientrano comunque nei normali cicli stagionali di un corso d’acqua; solitamente i danni vanno ad interessare manufatti residenziali e commerciali realizzati spesso abusivamente o comunque in deroga ai vincoli urbanistici ed alle carte di rischio idrogeologico (vedere anche mappe di rischio pubblicate sul sito della regione Abruzzo).

Ciò precisato, consapevole della necessità di un intervento di riduzione del rischio causato non dal fiume Aterno ma da un irresponsabile sviluppo urbanistico, l’Archeoclub L’Aquila esprime la propria contrarietà al progetto di realizzazione delle casse di espansione, opera pesantemente

impattante sia economicamente (oltre 100 mln di euro secondo fonti di stampa) sia paesaggisticamente. Si è invece favorevoli ad interventi contenuti e mirati sui tratti più a rischio dei suddetti corsi d’acqua: dragaggio degli alvei e allargamento ove necessario, rinforzi con muraglioni ‘a secco’ ingabbiati, riduzione ‘a monte’ della portata dei corsi d’acqua mediante creazione o ripristino di canali di deflusso utilizzando le naturali casse di espansione del fiume (in particolare lungo l’Alta Valle dell’Aterno), riqualificazione delle sponde anche mediante rimozione di baraccamenti e materiali di risulta depositati negli anni lungo le stesse.

Progetti di “Rimozione di materiale in alveo, realizzazione di scogliere, riconfigurazione idraulica, taglio di vegetazione” sono state da tempo proposte dalla stessa regione Abruzzo, ma mai realizzate (fonte: sito della Regione Abruzzo sezione Ambiente e Territorio).

Si sostiene ogni eventuale progetto che vada in questa direzione.

Archeoclub d’Italia – Sede L’Aquila