Castel di Sangro

Il Comune di Castel di Sangro trae il nome dall’omonimo castello e sorge alla confluenza dei fiumi Sangro e Zittola, al margine di un’ampia vallata anticamente abitata dai Pentri[1].
L’insediamento italico era collocato sul Colle di San Giovanni che domina la cittadina, ed era cinto da mura megalitiche delle quali si scorgono ancora diversi tratti. Scavi archeologici recenti hanno dato alla luce resti di abitazioni e di balneum, una piccola culina (cucina), statue e fistulae di piombo[2] e una iscrizione in lingua osca.
L’acquisizione romana del territorio ad opera del console Fulvio Massimo Centumalo coincise con l’inizio della terza guerra Sannitica[3].
Dopo le invasioni longobarde si insedio’ sul territorio, a partire dall’VIII secolo, la presenza monastica benedettina che fu decisiva nel suo recupero e nella sua gestione.
Nel X secolo le scorrerie saracene ed ungare costrinsero la scarsa popolazione della valle a trovare rifugio arroccandosi nei luoghi più impervi ed elevati e in quegli anni si iniziarono a costruire castelli, torri di avvistamento e di difesa un po’ ovunque, massimamente in prossimità di valichi e frontiere.
Le prime notizie certe su Castel di Sangro risalgono al 1050, quando i discendenti di Oderisio I, conte di Valva (Sulmona), detto Borrello, successivamente divenuti conti di Sangro, costruirono un castello sui resti dell’insediamento italico, intorno al quale si sviluppò l’abitato nel corso del Medioevo.
Dal Catalogo dei Baroni apprendiamo che in epoca normanna era signore del Castellum Sangri, feudo di cinque soldati a cavallo[4], Simone dei Sangro. Nell’anno 1226 il borgo ed il castello fu conquistato e distrutto dalle truppe del Cardinale Colonna, quale punizione per la fedeltà di Rinaldo II di Sangro verso Federico II, e non molto tempo dopo vi ebbe la sua prima esperienza eremitica il monaco Pietro di Angelerio di Isernia (futuro Celestino V).
Il Castrum Sangri era presente tra i 28 castelli dell’Abruzzo elencati[5] nello statuto svevo di Federico II per la riparazione dei castelli.
Dopo la sconfitta di Corradino di Svevia (1268) Carlo I d’Angiò diede sfogo alla vendetta sui successori di Rinaldo II di Sangro, con saccheggi ed incendi; il territorio ritrovò la pace e la prosperità solo dopo la sconfitta di Roberto d’Angiò, figlio di Carlo I, da parte di Re Ferrante.
Castel di Sangro era una tappa della transumanza, essendo attraversato dai tratturi Lucera – Castel di Sangro e da quello che da Pescasseroli raggiungeva Candela; per questo, nel paese e precisamente presso il Convento della Maddalena, era una pubblica Dogana per il controllo delle merci e degli animali transumanti..
Tra i monumenti da visitare a Castel di Sangro c’e’ la Basilica di S. Maria Assunta posta nella parte più antica, costruita nel X secolo al posto della chiesa di Sancta Maria ad duas Basilicas che risaliva al V secolo. Distrutta più volte, fu riedificata nel 1456 e nel 1695-1725 in forme barocche come oggi la vediamo; ai lati della facciata, che presenta un grande portale architravato sormontato da una grande finestra al di sopra della quale è un orologio, sono presenti due campanili. Sempre sulla facciata otto nicchie accolgono altrettante statue, mentre all’interno a tre navate e’ in mostra un bel pulpito ed un coro ligneo.
Il Museo Civico Aufidenate, istituito nel 1898, conserva i reperti archeologici della zona ed è situato nei locali del Convento della Maddalena; gravemente danneggiato durante i bombardamenti del 1943-1944, restò chiuso fino al 1999, quando fu di nuovo inaugurato dopo il restauro.
A Castel di Sangro nacque il pittore Teofilo Patini (1840-1906) autore di importanti dipinti noti, nel mondo, raffiguranti il mondo agricolo dell’800 abruzzese, quali Vanga e latte, L’erede, Bestie da Soma, e tanti altri, conservati nella Pinacoteca del paese.
Castel di Sangro è un rinomato centro turistico ricco di attività sportive.
(Pro loco tel.0864840837)
[1] Il popolo dei Sanniti era costituito da quattro tribù: i Carnicini, i Caudini, gli Irpini ed i Pentri.
[2] R. TUTERI, Le radici nella terra: Scavi e scoperte a Castel di Sangr,.in E. MATTIOCCO (a cura di ), Frammenti del passato. Archeologia e archivistica tra Castel di Sangro e Sulmona, Lanciano, pp. 63-88.
[3] LIVIO, X, 12, 9.
[4] Cat. Baron., 1079. La contea dei Sangro venne istituita nell’anno 1140 ma solo nel 1166 fu chiamata de Sangro.
[5] Risale agli anni 1241-1246 lo Statutum de reparatione castrorum. E. WINKELMANN,Acta imperi inedita seculi XIII, Insbruch, 1880, pp. 768-784 (per l’Abruzzo pp.779-80).