Escursione per la chiesa e la rocca di Santo Stefano a Tornimparte


Escursione per la chiesa e la rocca di Santo Stefano a Tornimparte

 

L’escursione verso la chiesa di S. Stefano e l’omonima rocca, il cui percorso, indicato nella foto sotto riportata, inizia da Colle Marino, località che si raggiunge seguendo per pochi km la strada indicata dal cartello stradale per Rocca S. Stefano, posizionato sulla SS 17 all’altezza di Madonna della Strada (uno dei punti di riferimento, fin dal periodo italico-romano, dell’importante sistema viario fra le zone interne dell’appennino e la costa ).

Mappa chiesa e rocca di Santo Stefano

 

Da Colle Marino (circa 700 m di altitudine) si prosegue in salita, per un breve tratto, fino alla biforcazione per Colle Farelli e da qui, dopo 50 m circa inizia la camminata su una stradina bianca che sale verso il monte Castello, sulla destra. Dopo una mezz’ora circa di salita lungo questa strada, da cui si possono ammirare la conca aquilana e la valle del Raio, si arriva alla chiesa di S. Stefano (900 metri circa di quota).

Chiesa di Santo Stefano

 

Si tratta di un’antica chiesa, forse una delle prime pievi, già citata nel 956 in un diploma di Ottone I di Sassonia, la quale si presenta oggi ottimamente restaurata, con una bella facciata in pietra preceduta dai resti di un portico e sormontata alla sinistra da un campanile a vela fornito di due campane. L’interno, la cui struttura evidenzia la presenza di conci ben lavorati, è a tre navate con abside semicircolare, preceduta da un pròtiro e con un vano adiacente alla navata destra subito dopo l’ingresso. Sulla sinistra della chiesa, a lato della facciata, parte un sentiero che, proseguendo sul retro della chiesa, sale sul fianco del monte. Il sentiero si inerpica con un tragitto tortuoso fra la vegetazione ma è segnalato (colori rosso e bianco su apposite pietre) e in circa 45 minuti porta ai resti della rocca di S. Stefano.

Abside chiesa di Santo Stefano

 

Lungo il sentiero si incontrano un bel fontanile e una struttura che serviva per raccogliere il sale necessario agli animali da pascolo.

Fontanile e saliera

 

L’importanza della rocca era nella sua posizione che, a 1076 m di altitudine, permetteva il totale controllo visivo della piana amiternina fino al colle su cui sarebbe poi stata costruita L’Aquila, della viabilità della valle di Corno e dei monti di Tornimparte, fra i quali scorreva un’importante via di collegamento con il Cicolano.

Rocca di Santo Stefano

 

La costruzione della rocca si è avvalsa della naturale presenza di uno sperone roccioso su cui sono stati eretti i muri perimetrali della sua struttura fortificata. I pochi resti visibili sono costituiti da pietre calcaree di media grandezza che dovevano far parte del muro perimetrale che seguiva l’andamento del terreno roccioso e si sviluppava sulle sue trincee di fondazione, non troppo profonde. La tipologia di questa rocca ricorda quella del castello medievale di S. Vittorino, noto anche come castello Camponeschi. Il percorso qui termina, ma potrebbe essere esteso, con circa un’ora di cammino, raggiungendo il valico del monte (circa 1350 metri di altitudine) e costeggiandolo verso sud, per raggiungere l’area di Castiglione e i resti del suo castello normanno (Castello di S. Angelo di Castiglione, circa 1300 m di quota); infatti dal bivio (vasca del sale) che porta alla Rocca di S. Stefano il sentiero prosegue, a destra, in direzione della sommità del monte per poi proseguire fino ai resti del castello e da qui al Cicolano.
La zona, con i suoi vasti altopiani, è magnifica e rappresenta ancora oggi un’area incontaminata fra il Lazio e l’Abruzzo.

Rocca di Santo Stefano

 

In quest’area i castelli e le rocche medievali erano importanti presenze di controllo di una strategica via di collegamento con la Campania e Napoli.

Rocca di Santo Stefano

 

 

Riferimenti bibliografici

M.R.Acone, L’insediamento medievale nell’alta valle del Raio, pp. 16, 36-46

A. Forgione, Chiese Castelli e strategie “ baronali “

M. Santucci, D. Fusari Il Castello di S.Angelo di Castiglione