Preturo

Preturo, che si trova nel luogo dell’antica Pretorium, è oggi un borgo nei pressi del quale sono venuti alla luce resti di terme e numerosi avanzi di abitazioni di epoca romana[1]. Nell’Alto Medioevo (VIII-IX sec.) le terre attorno a Preturo erano beni dell’abbazia di Farfa; segui’ il periodo dell’incastellamento, con la costruzione di un castello (che nel 1284 risulta diruto) sul monte Aureo, i cui resti sono ancora visibili poco sopra il paese.
A Preturo si trova la bellissima chiesa romanica a navata unica, dedicata a S. Pietro.
Ricostruita attorno al 1170, anno della sua riconsacrazione, su un precedente edificio di culto cristiano (forse di epoca longobarda) e su costruzioni precedenti (epoca romana, come dimostrano diversi materiali e fregi architettonici sulle mura e la facciata), conserva al suo interno notevoli opere d’arte.
Fra queste, un curioso fonte battesimale e numerosi affreschi; alcuni, di cui rimangono tracce, di epoca trecentesca, altri posteriori dei secoli XVI-XVIII, frutto delle varie ristrutturazioni a cui la chiesa e’ stata nel tempo sottoposta. Inoltre, due bellissime statue lignee policrome del XV secolo, una rappresentante S. Pietro, posta nella nicchia di un altare laterale e l’altra un crocifisso collocato sopra l’altare maggiore.
Nel paese un altro edificio degno di nota è il seicentesco palazzo Spaventa a due piani, che presenta un portale di marmo e che in passato era ornato da due leoni funerari all’ingresso che attualmente si trovano nel Getty Museum di Malibu (U.S.A.).
Infine è da menzionare il palazzo dei marchesi Quinzi in località Cese, e, sulla strada che conduce a Pozza, una bella fontana, ancora dei Quinzi, di recente restaurata.
A Preturo e’ attiva l’Associazione Osservatorio Nord Ovest (www.osservatorionordovest.org).
[1] Il toponimo Preturo è riconducibile ad un praetorium, forse inteso quale: “casa signorile”. Resti di abitazione di epoca romana vennero alla luce, in passato a sud-est del paese, mentre tratti di strada lastricati si rinvennero lungo la strada ss80/bis, che attraversa il centro abitato.