Roccaraso, Rivisondoli


Roccaraso, il medievale Rocca Rasini, e’ un comune montano di circa 1600 abitanti posto presso il torrente Rasino (Rasinus).

borgoborgo

Nacque quale borgo fortificato attorno all’XI secolo ad opera dei conti dei Sangro e come tutti i centri degli altipiani maggiori appartenne al territorio valvense.

Il borgo acquisi’ importanza dopo la conquista normanna alla ripresa della pratica della transumanza, sulla quale espanse e consolido’ la sua economia essendo posto lungo tratturo Celano-Foggia.

Roccaraso fu aggregato all’Abruzzo citra dopo la divisione del 1273 del Giustizierato d’Abruzzo e si trovo’ attraversato anche dalla famosa ‘Via degli Abruzzi’ che da Firenze raggiungeva Napoli passando per Arezzo oppure Siena, quindi Perugia, Aquila, Sulmona, Roccaraso, Castel di Sangro, Rionero Sannita, Isernia, Capua, Aversa.

Per tutto il medioevo ed oltre, questo asse viario ha fatto dell’Abruzzo una regione cuscinetto tra nord e sud dell’Italia, la porta di ingresso per il Mezzogiorno.

Di notevole importanza e’ la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta risalente al 1588, sulla cui facciata è presente un piccolo portico con tre archi a tutto sesto; sopra il portico è inserito un bel rosone, mentre il campanile svetta sulla sinistra. L’interno è a tre navate con bel pulpito in legno e un’abside decorata da un mosaico rappresentante l’Annunciazione a Maria.

Roccaraso e’ inoltre un’importante stazione turistica estiva e invernale.

(Az. Turistica tel.08646221)

Rivisondoli è un piccolo Comune di 700 abitanti situato al centro degli altipiani maggiori d’Abruzzo presso il torrente Rasino e costruito su uno sperone di roccia a oltre 1300 di altitudine. Trae il suo nome dal vicino corso d’acqua e dal termine longobardo sunder che significava terreno riservato, appartato. Fu luogo di insediamento già in età preistorica ed in passato erano visibili resti di mura ciclopiche in località Serra Castellaccio.

Non e’ certo che il territorio sia stato conquistato dai Romani dato che testimonianze archeologiche non sono mai venute alla luce.

Invece possiamo rintracciare una presenza longobarda in un diploma del duca di Benevento Romualdo II, figlio di Gisulfo I del 724, dove si cita un Rigu Sundulum.

Con la conquista normanna del territorio, Rivisondoli fu feudo di un soldato a cavallo e appartenne a Flandina, moglie di Matheus de Pectorano, esponente della famiglia dei Borrelli di Sangro, come riportato dal Catalogo dei Baroni.

E’ alla fine dell’XI secolo e agli inizi del XII che possiamo far risalire l’origine del borgo arroccato e la ripresa della transumanza. Rivisondoli, come Roccaraso, era prossimo alla ‘Via degli Abruzzi’, dorsale economica dell’Italia centro-meridionale.

Da visitare la chiesa parrocchiale di S. Nicola posta nel centro storico e riedificata nel 1931, la chiesa di S. Anna inaugurata nel 1669 e restaurata nel 2013 ed alcuni palazzi antichi del vecchio borgo.


Il tratturo Celano-Foggia, passava per Collarmele, quindi lungo la valle Subequana, poi Roccaraso fino al Sangro che superava tra Pietranseri e S. Pietro d’Avellana.

F. SABATINI,La regione degli altipiani maggiori d’Abruzzo. Storia di Roccaraso, Pescocostanzo, Genova, 1960, pp. 68-71. P. GASPARINETTI, La ìVia degli Abruzzi’ e l’attività commerciale di Aquila e Sulmona nei secoli XIII-XV, in Bullettino Deputazione Storia Patria Abruzzo, LIV-LVI (1964-1966), pp. 5-103.

S. ZENODOCCHIO, Antica viabilità, cit., pp. 62-64.

F: SABATINI, La regione, cit. p. 42. E. GIAMMARCO, Il dominio longobardoin Abruzzo,Roma 1994, p. 27.

Da non dimenticare che il territorio apparteneva al Ducato di Benevento, ai confini con quello di Spoleto.

Cat. Baron.,cit., 1202.